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Recensione 'Le ricette della Signora Tokue', di Durian Susegawa

Buongiorno, lettori! Per il primo venerdì della rubrica 'Mondo giappo'' ho scelto il libro 'Le ricette della signora Tokue' di Durian Susegawa, che mi ha attratta da quando a febbraio avevo visto l'anteprima dell'uscita in quel mese e che poi mi é anche stato consigliato di recente. Ultimamente ho scoperto che esiste anche la versione cinematografica e così ho preso anche il dvd, che però ancora non sono riuscita a guardare.


Titolo: Le ricette della Signora Tokue
Autore: Durian Susegawa
Editore: Einaudi
Pagine: 184
Prezzo: 18€
Pubblicazione: febbraio 2018
E la risposta é che... la vita ha un senso, oggi lo so per certo. Tutto ció non risolve i problemi che incontriamo nel cammino, per cui ogni tanto abbiamo l'impressione che la vita sia solo una trafila di sofferenze.

Sentaro é un uomo di mezza età che sognava di fare lo scrittore ed invece si ritrova per caso a lavorare come pasticcere e a gestire, dopo la morte del proprietario, il Doraharu, una bottega di dolci nella periferia di Tokio ,frequentata per lo piú da studentesse che si ritrovano lí dopo la scuola. 
Prima di arrivare nella bottega aveva avuto un problema con la giustizia ed é stato proprio il proprietario del locale ad avergli dato la possibilità di riscattarsi. Sentaro si ritrova peró a dover ripagare un debito nei suoi confronti e questo é l'unico motivo per cui lavora tutti i giorni, seppur per il minimo indispensabile, pensando solo al giorno in cui tornerà ad essere libero. 
Al Doraharu Sentaro prepara i dorayaki, dolci tipici giapponesi a base di pandispagna e confettura di fagioli azuki, che peró, rispecchiando il suo stato d'animo sempre triste, non sono un granché e la bottega non ha mai molti clienti.

Un giorno peró avviene la magia. La settantaseienne signora Tokue, mentre passeggia nella zona del Doraharu, si ritrova sotto il ciliegio fuori la bottega e chiede a Sentaro di assumerla come aiutante. Data la sua età, inizialmente é costretto a dirle di no, pur continuando a pensare a lei perché tanto simile alla mamma.
Dopo aver assaggiato la sua confettura dal sapore sublime e pertanto completamente diversa da quella che aveva sempre usato lui, si convince ad assumerla.
I dorayaki iniziano ad avere un grande successo tanto da doverne raddoppiare la produzione e la bottega é sempre piena come non mai fino ad allora.

Sentaro, stupito dalla bravura della signora, inizia ad osservarla per capire quale sia la magia e vuole imparare il piú possibile da lei. 
É la stessa signora Tokue che pian piano gli spiega i vari passaggi ed il segreto di tutto ciò: basta mettersi all'ascolto, basta ascoltare la voce degli azuki, come di tutte le altre cose. E bisogna saper aspettare, con dedizione, che il mettersi all'ascolto porti i suoi frutti. Questo é ció che per lei rappresenta l'essenziale.
Respirare il profumo del vento e sentire lo stormire degli alberi. Sono più di sessant'anni che mi esercito, che sento la voce di ció che non ha voce. É quello che definisco 'essere all'ascolto' [...] Sono convinta che ogni cosa a questo mondo abbia il dono della parola. Secondo me si può prestare ascolto a tutto, ai passanti sulla strada, ovviamente, ma anche a tutti gli esseri viventi, e persino ai raggi del sole e al vento.
Tra i due si instaura pian piano un legame d'amicizia profondo a cui si aggiunge poi Wakana, una delle studentesse clienti del locale, completamente diversa dalle altre piú chiassose.
L'amicizia tra Sentaro e l'anziana Tokue li porterà a raccontarsi il proprio passato - caratterizzato da segreti e ferite -, soprattutto quando dopo qualche mese dal suo arrivo, viene scoperto il segreto dell'anziana e quindi tutto cambia: la bottega si ritrova quasi senza piú clienti e lei decide di dare le dimissioni perché capisce di essere ancora vittima del pregiudizio.
É proprio in questa occasione che inizia uno scambio epistolare tra i due, in cui la signora Tokue rivela i suoi insegnamenti piú profondi.
Fa bene a restare all'ascolto, magari non sente ancora niente, ma la prego, non si arrende, continui a impegnarsi. Perché io credo che qualsiasi siano i nostri sogni, prima o poi troveremo per forza ció che cerchiamo, grazie alla voce che ci guida. La vita di un essere umano non é mai uniforme: ci sono momenti in cui il colore cambia di colpo.
PERCHÉ LO CONSIGLIO
'Le ricette della signora Tokue' é un libro che si fa amare da subito per la poesia (tra l'altro, l'autore, oltre che scrittore, é anche poeta) presente giá solo nella descrizione del paesaggio, oltre che nelle parole affidate all'anziana protagonista. Non é semplicemente un libro: é un inno alla vita, all'amicizia, alla natura e alla libertà, sentimento che appartiene ad entrambi i protagonisti, per motivi diversi. 

La profondità del messaggio che la signora Tokue trasmette sulla vita é presente soprattutto nelle lettere che invia a Sentaro, in cui lo invita a non mollare mai davanti alla difficoltà del momento, a mettersi in ascolto, rialzarsi e trovare la sua strada: é in questo scambio epistolare che si trova la parte piú bella del libro e quella in cui ognuno di noi puó riconoscersi in Sentaro. 

I segreti che la signora Tokue rivela sui dorayaki (nel libro vengono citati anche tanti altri cibi giapponesi) sono in realtà l'occasione, la scusa per parlare di qualcosa di piú profondo, ed é attraverso ció che l'autore fa compiere ai suoi personaggi un viaggio interiore che lascia il segno nel lettore: ci sono infatti dei passi anche commoventi.

É un libro che quindi consiglio a tutti, sia amanti del Giappone che non, un libro che fa bene sempre leggere ma un po'di piú nei momenti difficili perché ci ricorda, o fa capire, il senso della vita.

CURIOSITÀ SULL'AUTORE 

Durian Sukegawa é il nome d'arte di Tetsuya Sukekawa. Ha una laurea in Pasticceria, oltre che in filosofia ed é anche clown. 'Le ricette della signora Tokue' é il suo primo libro tradotto in italiano.





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