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Recensione 'La distanza tra me e il ciliegio', di Paola Peretti

Buon pomeriggio, lettori!
Per il venerdì ho pensato di alternare una settimana i libri che trattano tematiche particolari o solidali, piú legate allo spirito del mio blog, ed una settimana i libri di autori giapponesi.
Inizio quindi oggi con la prima tipologia, parlando di una recente uscita edita da Rizzoli.


Titolo: La distanza tra me e il ciliegio
Autore: Paola Peretti
Pubblicazione: settembre 2018

Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: 18€



La protagonista de 'La distanza tra me il ciliegio' é Mafalda,  una bambina di nove anni che porta un paio di occhiali spessi e gialli, ha un amico a quattro zampe, il suo gatto Ottimo Turcaret e sta per perdere la vista a causa di una malattia che per lei diventa 'la nebbiolina Stargardt' e per questo, per leggere si aiuta con una lente d' ingrandimento.
Essendo spaventata dal dover restare completamente al buio, inizia ad appuntare su un diario tutto ció che non potrà piú fare da quel momento.

Il punto di riferimento di Mafalda é Cosimo Piovasco, 'Il barone rampante' di Italo Calvino, opera che la bambina conosce a memoria tanto da riportare vari passi. É con lui che intesse una sorta di dialogo, é a lui che si rivolge spesso come unico confidente: perché anche a Mafalda piace stare su un albero, il ciliegio, dove progetta di restare prima che la malattia la renda completamente cieca.

É sull'albero che la trova Estella, la bidella della scuola, con cui la bambina instaura un rapporto speciale e a cui si lega in modo particolare perché rispetto ai genitori, maestre e compagni di classe, Estella é l'unica che con lei si comporta in modo sincero. 
É con lei che Mafalda legge i libri ed é tramite Estella che c'é il riferimento ad un altro classico della letteratura, 'Il Piccolo Principe', libro che Mafalda legge in breil: Estella lo prende come esempio ripetendo spesso alla bambina che é importante che riesca a trovare il suo essenziale, essendo ció che le sarà di aiuto soprattutto quando perderá la vista.

Parallelamente a quello con Estella, instaura un rapporto d'amicizia speciale e solidale con Filippo, un suo compagno di classe, un bullo che parla solo con lei e che con lei si comporta sempre in modo affettuoso, fino ad imboccarla mentre mangiano, in modo da non farla sentire in difficoltà.

Capendo l'importanza dei sensi, Mafalda inizia a sviluppare tutti gli altri su cui dovrà fare affidamento il giorno in cui perderá definitivamente la vista.  Cosí, aiutandosi con il profumo dei fiori, impara a misurare la distanza che la separa dal ciliegio ed inizia ad appuntare anche un nuovo elenco: quello delle cose a cui tiene di piú e che potrá ancora fare.

 PERCHÉ LO CONSIGLIO
'La distanza tra me e il ciliegio' é scritto con uno stile scorrevole e dal punto di vista di una bambina ma con un linguaggio sempre poetico e mai banale.  É una storia dolce ed emozionante, con un finale commovente; una storia che insegna a lottare per i propri sogni e, cosí come ne 'Il Piccolo Principe', a guardare e sentire con il cuore e, in piú, non solo a ció che giá abbiamo.
Cosí come Mafalda, anche l'autrice Paola Peretti, ha una grave malattia agli occhi ed ha deciso di scrivere questo libro proprio quando le é stata diagnostica.

Hai visto, Cosimo? Alla fine sono arrivata. Sai, ero convinta di trovarti qui insieme alla nonna e al gigante. Toc, toc, busso anche sul ramo ma non esce nessuno a farmi compagnia. Dovevo aspettarmelo, eri solo solo anche tu sui tuoi alberi. Forse non era così tanto bello viverci, vero? E allora perché l'hai fatto? E perché l'ho fatto anch'io? I rami sono duri e scomodi, e fa freddo, e ho lasciato a casa tutte le cose che mi servivano. Estella dice sempre di pensare a una cosa bella, quando sono triste. Mi concentro, e immagino subito lei, Estella, e quasi quasi mi viene da fare un pisolino con sogno, da tanto che mi sforzo di pensare...

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